"La costiera amalfitana visse il suo maggior momento di gloria alla fine degli anni ’40 fino alla metà degli anni ’50, perché era divenuta allora una piccola “cinecittà ” sul mare frequentata da attori ed attrici di tutto il mondo, dove i produttori si erano trovati ad agio economicamente avendo risparmiato molto sui propri bilanci, in virtù di un paesaggio autentico, reale e vivo, con personaggi “presi dalla strada”.
Roberto Rossellini trovò a Maiori e negli altri centri della Costiera la condizione ideale e la disponibilità di un intero paese a girare le sue pellicole. I maioresi impararono ad amare il maestro, ritenuto un uomo molto generoso, al quale bastava mettere una macchina da presa al centro del paese e il film veniva fuori insieme alla folla dei curiosi.
Un percorso fotografico lungo le vie di Maiori ricorda i luoghi che furono il set cinematografico del neorealismo di Roberto Rossellini.