Maiori Welkhome. Storie di donne e suggestioni teatrali per i prossimi appuntamenti della rassegna estiva.

Maiori Welkhome. Storie di donne e suggestioni teatrali per i prossimi appuntamenti della rassegna estiva. Il teatro di presenta in tutte le sue forme: dalla riflessione alla commedia dell’assurdo

 

Teatro, letteratura e dialogo si fondono nei prossimi appuntamenti di Maiori Welkhome. Di scena “Il giorno prima della sentenza” di Piera Carlomagno, a cura della Compagnia del Giullare in programma sabato 15 luglio 2023 alle ore 21.00 a Palazzo Mezzacapo, a Maiori – Costa d’Amalfi. A seguire, lunedì 17 luglio il sipario del Teatro del Mare si alzerà alle 21.00 su “Una improbabile Francesca da Rimini”, farsa in due atti diretta da Antonio Petito.

La rassegna Maiori Welkhome promossa dal Comune di Maiori guidato dal sindaco Antonio Capone, elaborata dal direttore artistico Alfonso Pastore con la responsabile dell’area amministrativa Rossella Sammarco, vira così per i prossimi giorni su un interessante mix di proposte pensato per dare risposte a tutti quelli che amano il teatro nelle sue diverse forme.

Il primo dei prossimi appuntamento è con “Il giorno prima della sentenza” a Palazzo Mezzacapo, ad ingresso gratuito. Lo spettacolo è un monologo giallo scritto dalla scrittrice Piera Carlomagno, con Brunella Caputo; luci, musiche e movimenti di scena Virna Prescenzo; regia Brunella Caputo. Racconta, in maniera efficace e intensa, della deriva di una relazione apparentemente perfetta e di quanto facilmente questa deriva possa condurre alla risoluzione estrema.

È la storia di una donna che manifesta fermezza e voglia di riscatto, necessarie per far emergere nitida e potente la sua personalità. Una donna che si rapporta all’infedeltà. Una donna che, senza scrupoli e rimorsi, si unisce a due uomini con caratteri opposti: uno debole e pronto a tutto per la sua compagna, l’altro meschino e senza dignità. E sono proprio queste caratteristiche a renderla ciò che poi dichiara di essere: una donna solo apparentemente forte. E la risoluzione estrema a cui arriva non è altro che la prova tangibile della sua fragilità.

Alla fine del monologo, l’intervista con l’autrice Piera Carlomagno sul suo ultimo libro “Il taglio freddo della luna” edito da Solferino.

Il 17 luglio il teatro si fa irriverente con “Una improbabile Francesca da Rimini”, in programma alle ore 21.00 al Teatro del Mare, al molo di sottoflutto del porto turistico. L’evento a pagamento, a cura dell’Associazione Atellana, vedrà protagonista Ernesto Cunto, che si esibirà insieme ad Amedeto Mattiello, Tina Gesumaria, Mimmo Coppa, e vedrà la partecipazione straordinaria di Giovanni Allocca ed Enzo Varone.

Interessante la trama dello spettacolo, capace di coinvolgere e, al contempo, far sorridere ed anche riflettere. Ernesto Cunto prende in prestito ed attualizza lo straordinario testo di Petito che anticipa molta drammaturgia del Novecento, la meta-teatralità ed il Pirandelliano, quello noto agli appassionati di critica come “teatro nel teatro”, capace di mettere in scena un’azione che si svolge anche in platea. Lo spettacolo di Cunto realizza il classico gioco del teatro messo a nudo. La parodia di Petito gioca sulla conoscenza dell’opera originale, immagina un teatro dove, al momento in cui deve andare in scena il personaggio della Francesca, vengono a mancare gli attori, impediti da una serie di liti sentimentali che erano degenerate, poi, fino a trasformarsi in una vera e propria zuffa: la recita non può più aver luogo. Il pubblico, intanto, attende che si alzi il sipario, e protesta perché è stanco di aspettare. Ed è già da qui che la parodia incomincia ad abbattere la “quarta parete”, senza tuttavia avere ancora alzato il sipario. Da questo travolgente e surreale momento di tensione il direttore del teatro annuncia alla platea quanto è accaduto ed è costretto, a seguito delle proteste, a garantire la messa in scena dello spettacolo. Con l’ausilio di alcuni suoi attori e del fido suggeritore si dà inizio ad una sintetica ed arrangiatissima esecuzione della tragedia del Pellico. Naturalmente i nuovi attori non conoscono adeguatamente la propria parte e devono inventare, con l’aiuto del suggeritore, anch’egli profano, imbastendo gesti e battute grossolane. Il risultato, nella rappresentazione, è quello di una comicità scenica davvero originale, con un canovaccio pieno di situazioni divertenti ed esilaranti.

Il sindaco della Città di Maiori Antonio Capone dichiara: “In tutto il programma si sente forte la nostra idea principale: quella di proporre il più alto possibile numero di spettacoli variegati per far sentire tutti i benvenuti all’interno degli spazi sociali e culturali della Città di Maiori. Mentre proseguono gli appuntamenti di Maiori Danza, gli affianchiamo anche il teatro, per dare a tutti l’occasione di assistere a spettacoli interessanti. Fino ad ora abbiamo numeri di presenze altissimi, spesso gli appuntamenti sono sold-out, questo ci conforta nel pensare di aver fatto una buona scelta per la nostra Città turistica, nel segno dell’accoglienza