Il 17 giugno a Maiori i libri di Raffaele Messina, Gennaro Maria Guaccio, l’antologia “Boccioli e rose” per ..incostieraamalfitana .it, e la “Prova d’Autore” dei bambini dell’Istituto Rossellini

 

La terza settimana della 18a edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo inizia da Maiori lunedì 17 giugno. Sarà il Salone degli Affreschi di Palazzo Mezzacapo ad ospitare infatti il salotto letterario per gli autori in concorso per le due sezioni del Premio costadamalfilibri, “Narrativa/Saggistica/Antologie” e “Giallo/Noir”, alle ore 20.00, con Gennaro Maria Guaccio e “Quando indossammo le foglie di fico” (Douglas), Raffaele Messina e “L’azzurro dentro” (Marlin), l’antologia  Boccioli e rose” a cura di Annabella Marcello e Gennaro Maria Guaccio (Homo Scrivens).

In “Quando indossammo le foglie di fico” di Gennaro Maria Guaccio la fede e la scienza non si escludono a vicenda e, per il suo ruolo, la fede illumina la scienza, né può essere vero il contrario. Questo si può riscontrare in tutte le religioni, che tuttavia si diversificano nel mondo e nel tempo, mentre la scienza, che resta uguale a sé stessa praticamente ovunque, ha senso solo alla luce della fede. Anzi, si potrebbe dire, parafrasando san Giacomo, che la fede illumina la scienza, ovvero che la scienza senza la fede resta cosa sterile. Se la vita dell’uomo fosse eterna, solo allora la scienza starebbe al posto della fede, ma non è così, perché la scienza non riesce in alcun modo a dare significato alla vita. Essa costata solo l’esserci qui ed ora degli eventi d’universo senza alcun fine concreto, senza escatologia, onde non sussisterebbe differenza alcuna tra l’uomo e un filo d’erba che risultano, invece, ontologicamente ed escatologicamente differenti sul piano della fede.

L’azzurro dentro” di Raffaele Messina, candidato al Premio Strega 2024, è un romanzo di formazione, poiché racconta la maturazione di Domenico: il suo primo amore; il conflitto con il padre, maresciallo dei Reali Carabinieri; la sua formazione politica e sociale. E sullo sfondo Capri, Napoli e l’Italia meridionale negli anni delle leggi razziali, della Seconda guerra mondiale e della nascita della Repubblica. Tuttavia, il concreto sviluppo della narrazione presenta anche risvolti propri del romanzo storico e di quello sentimentale. L’isola di Capri è scenario ideale per dare sviluppo e profondità tanto ai primi fremiti di Domenico e Anita in Piazzetta e nelle viuzze circostanti, quanto al più maturo dispiegarsi della loro passione amorosa tra la Grotta Azzurra e i Faraglioni. A Napoli, invece, sulla base di un rigoroso scavo storiografico dell’autore, si svolge la parte centrale della vicenda: l’epopea di una città prima illusa dai miti della razza e della facile vittoria, propagandati dal regime; poi piegata da oltre cento bombardamenti alleati; infine, umiliata dalla feroce occupazione nazista. Una città straordinaria, che nel dolore trova la forza del riscatto con una rivolta popolare antinazista (le Quattro giornate) tesa a proteggere le infrastrutture urbane e a salvare i propri figli dalla deportazione in Germania. Pagine struggenti e intense sono poi dedicate alla condizione degli ebrei trasferiti nel campo di lavoro forzato a Tora, nel Casertano, e alla figura di Eduardo De Filippo, ritornato stabilmente in città nel 1944 con il proprio carico di successi professionali e di sofferenze private.

L’antologia “Boccioli e rose”, curata da Annabella Marcello e Gennaro Maria Guaccio, comprende racconti brevi, “boccioli”, e racconti più lunghi, “rose”. Scrivere è probabilmente la forma migliore per esprimere non solo il proprio pensiero ma anche le proprie emozioni, e questo indipendentemente dalla lunghezza dell’elaborato. Inevitabilmente, quando scriviamo ci raccontiamo, vuoi che il racconto sia di pura fantasia, e qui entra in gioco la nostra abilità a spaziare con la mente, vuoi che sia una narrazione grottesca, in cui creiamo situazioni paradossali che in qualche modo ci appartengono, e vuoi che i riferimenti siano a fatti e situazioni reali, e allora in questo caso ci affidiamo ai ricordi, perché ciò che è reale difficilmente si dimentica, soprattutto se fa parte del nostro vissuto. In ogni caso, la scrittura è sempre il modo migliore per lasciare una traccia di sé a chi ci legge.

Con gli autori si intratterrà il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone. Con il patrocinio del Comune di Maiori.

I “Salotti letterari” saranno preceduti, alle ore 18.30 da “Prova d’Autore…”, incontro con gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Roberto Rossellini” sede di Maiori iscritti ai moduli “Italiano…una lingua da conoscere” e “Italiano…una lingua da esplorare” del PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Con loro l’insegnante Bianca Brancati, il tutor Sonia Gerbase, e il dirigente scolastico Annamaria Ferrigno.